Umberto Eco in scena

Ogni bell'evento, lascia un ricordo ai sensi, in tutti i sensi: mi capita spesso di andare a teatro e risentire per giorni e giorni il profumo di quella serata. E' la miscela di sostanze, un cocktail la cui composizione varia secondo le persone prefesnti, una mescolanza di essenze, creme, dopobarba, bagno-schiuma e shampoo. La presentazione dell'ultimo romanzo di Umberto Eco era senz'altro un bell'evento.
Umberto appare un panzone nei suoi seventeens con lo spirito e l'energia di un uomo nei suoi anni migliori. Lo precedono un critico, una scrittrice, un professore universitario, che introducono il romanzo "La misteriosa fiamma della Regina Loana". Cotroneo, il critico, non è stato molto originale, nè, tanto meno, esaurrrriente, pronunciato con la erre moscia, per aggiungere un superfluo "come dicono i colti". Elisabetta Rasy, la scrittrice, dedica a Yambo, il protagonista del romanzo, 7 note: vorrebbe dedicargli una canzone, se sapesse comporre; intervento sensibile, intelligente. Sette note: le annotazioni a piè pagina, con cui riassume i temi principali del libro. Con amore. Belpoliti, il professore, si dilunga sul sottotitolo: lui, uomo del sottotitolo, è un personaggio di serie B, irrilevante.
Durante la lettura, eseguita con eccezionale maestria dall'Autore, vediamo immagini fumettistiche, proiettate in megascreen.
Sala del Teatro Dal Verme: gremita. Bella organizzazione della sorella di Sgarbi, che gli somiglia, sia di aspetto che per acidità e simpatia. E' stata fermata, dice e, INCREDIBILE!, non riconosciuta all'ingresso, dove le è stato intimato di esibire il pass rosa: evento sul quale ha polemizzato in apertura. Diciamo che quello è stato il suo buona sera griffato.
Il romanzo di Eco è, al solito, barocco nel linguaggio: figure, suoni, musiche sprigionate dalle pagine. E' quindi pertinente l'intervento di tre musicisti eccezionali (vedi sopra), che sorprendono il pubblico e persino me, che non ho vissuto l'epoca evocata, con canzoni nostalgiche, tipo "Ma le gambe". Poi, ciliegina sulla torta, il Trio Darling. Mi piacerebbe coinvolgerle in un mio spettacolo teatrale.
Bella serata: non mi sono mai annoiata. Capita raramente. Porto a casa suoni, visioni, profumi: belli da ricordare.

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